Una domanda/riflessione del filosofo Salvatore Bravo : gli italiani oggi, che popolo sono ? Non più una Comunità di ipotetici santi, eroi e navigatori, di particolarità regionali, di grandi ricchezze artistiche e storiche, di un grande patrimonio di fantasia creativa, ma per lo più un popolo di “ansiosi alienati”, “imitatori del nulla”. Avendo assunto un modello di vita collettivo emulato da un format commerciale di cieco consumismo di stampo anglo-americano. Avendo destrutturato l’iter formativo di scuola ed università. È scomparso ogni aureo esempio di “ragion critica” ,in un trionfo diffuso di “empirismo d’accatto” spacciato per innovazione o modernità. Così, persi i tratti distintivi virtuosi, abbiamo trasformato le nostre popolazioni in un pastrocchio di plebe. Senza più Stato né Patria, ci ritroviamo dentro un “film-horror”: che ha snaturato la lingua, i ritmi di vita, i diritti ed i sentimenti, e la stessa anima comune, del nostro Belpaese. C’è, persino, da meravigliarsi come possiamo sopravvivere ogni giorno come collettività.

Italiani un popolo di imitatori !? Per trasformare un popolo in un guscio vuoto incapace di trasmettere saperi e tradizioni,

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