CORONAVIRUS. CHE STA ACCADENDO ? IL Generale USA Mark Milley ed il PREMIO NOBEL 2008 Luc Montagnier rompono l’omertà sulla origine da laboratorio del Covid 19 e dintorni. L’establishiment della grande Finanza angloamericana & sodali vari però non vuole che si sappia. Perché dovrebbero spiegare troppe cose. A cominciare di come illecitamente negli ultimi 28 anni hanno espropriato di funzioni ed autonomia gli Stati sovrani, e le loro istituzioni democratiche e costituzionali.

Coronavirus Covid 19 . Le domande si affastellano, le risposte pertinenti latitano.

Se siamo di fronte ad una pandemia “pericolosa” che possa giustificare un mese e mezzo di “lockdown”(fermo socio-economico di tutto e distanziamento sociale di massa), le avvenute violazioni delle libertà individuali costituzionali, come si sposa tutto ciò con la fregola di Confindustria (avallate dalle istituzioni e dai  media sempre più propagandisticamente schizofrenici) di voler riaprire presto tutto a tutti?

La verità è che l’Italia prima ancora del virus è affetta da due mali : una classe dirigente complessiva da fumetto di Topolinia e un grave deficit di “correttezza nel racconto dei fatti”.

Un esempio per tutti. La natura del Coronavirus Covid 19 : è un virus comunque naturale o è frutto di una  manipolazione di laboratorio ? E se è di laboratorio, come diavolo ha potuto camminare per il mondo all’insaputa di tutti questi grandi (tecnologici e costosi) apparati di intelligence che dominano il pianeta controllando tutto e tutti ?

La Sanità lombarda è saltata su casi di malasanità o a seguito delle sciagurate politiche finanziarie di privatizzazioni liberiste degli ultimi venti anni ?

Nell’universo della ricerca e della scienza mugugni e borbottii , si stavano moltiplicando, rimbalzando ad ogni angolo del mondo. Montando di giorno in giorno, secondo lo schema ordinario con cui in natura monta un tornado.  “Le consegneper giornalisti e scienziati della maggioranza (angloamericani e cinesi e loro Stati satelliti) dell’establishiment finanziarioil “sistema internazionale” dominante che controlla banche e grandi media – erano state impartite in modo “rigido”, come l’emergenza mondiale impone. Mentite ! Perché doveva rimanere in piedi la versione ufficiale universale : il Coronavirus Covid 19 è un virus “naturale”, nessuna alchimia da laboratorio, punto e basta.

Ma, in natura, si sa , non si può “nascondere” il sole con una rete.

E dire che solo una settimana fa il Dipartimento Emerging Pathogens Institute dell’Università of Florida” , diretto dalla nostra Ilaria Capua, aveva chiuso la giornata di lavoro, giungendo a censire “circa 900 ceppi di coronavirus Covid 19”, per di più “mutanti”, solo conteggiando i dati scientifici elaborati provenienti dall’Europa, dagli USA e dalla stessa Cina.

Si tratta di calcoli complicati ed approssimati per difetto , sia per la reticenza ormai consolidata delle varie autorità sanitarie dei vari Stati nel diffondere i dati reali dell’epidemia montante, sia sul piano più strettamente scientifico dei problemi derivanti dai differenti standard dei mezzi di accertamento (tamponi e consimili) utilizzati nel mondo. Ma comunque giungendo, per intanto, a due conclusioni oggettive : 1) in questo contesto sintetizzare un vaccino unico ed universale contro il Coronavirus  è una strada impervia, al limite dell’impossibile; 2) vìola ogni esperienza passata e similare in materia di capacità e di velocità di contagio di alcuni ceppi del virus nel propagarsi a destra ed a manca.

Così, i grandi virologi ed infettivologi internazionali, ormai vivevano nel disagio costante di dover continuare a mentire nelle loro svariate apparizioni televisive. Facendo i vaghi. Dando corso a sofisticate perifrasi scientifiche. Sfruttando provvidenziali disagi del servizio di collegamento Skype. Quando il giornalista “appattato” di turno, tirava fuori la farisea domanda se si poteva confermare che le mutazioni dei ceppi virali “dell’epidemia in corso” erano solo un fattore ordinario e, soprattutto, “naturale”, cioè non dovuto ad una sua origine di laboratorio. Ipotesi bollata come complottista e fake news .

Si chiedevano scienziati e ricercatori di tutto il mondo : come uscire da questa imbarazzante impasse senza incorrere, appunto, nell’anatema di propalare “fake news” ? Come sfidare “le consegne rigide“ delle autorità del Sistema internazionale ed occidentale  senza giocarsi la carriera e finire alla gogna in TV?

Finché, l’altro ieri, la prima breccia a questo muro di imbarazzo/omertà internazionale l’ha aperta, nientepopodichè, il Generale Mark Milley. Che di mestiere fa il Capo degli Stati Maggiori riuniti degli USA. Ovviamente, dopo aver enunciato la prima ipotesi che si tratti di un virus “costruito in laboratorio”, aveva subito fatto seguire la propaganda d’ufficio, agitando il sospetto che si possa trattare di un possibile infortunio della gestione “approssimativa” dei rozzi laboratori cinesi.

Per gli scienziati si è trattato a quel punto – dopo l’apertura della prima breccia – di trovare un kamikaze disposto a dire la verità. Uno che rappresentasse una autorità scientifica internazionale, credibile ed occidentale, che peraltro non temesse l’establishiment né per la sua carriera professionale futura , né di altre possibili ritorsioni personali.

Così, il sito di controinformazione USA www.zerohedge.com , ieri ha voluto sentire il parere del francese Luc Montagnier, perfetto, perché forte dei suoi 87 anni, medico, biologo e virologo, di fama mondiale, per di più vincitore del premio Nobel 2008. Professore presso l’Istituto Pasteur di Parigi, Presidente della fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione dell’AIDS,. Per capirci, lo scienziato che ha scoperto e contribuito a circoscrivere il virus dell’HIV.

Secondo il Prof. Montagnier, intervistato dal giornalista Tyler Durden, “il SARS-Coronavirus 2 (Covid 19) è un virus che è stato manipolato in un laboratorio”.

E subito dopo raggiunto dalla testata francese www.pourquoidocteur.fr, ha confermato : “con il mio collega bio-matematico Jean Claude Perez abbiamo analizzato attentamente la descrizione del genoma dell’RNA di questo virus” . Scoprendo che frammenti di DNA dell’HIV siano riscontrabili nel SARS-Coronavirus 2 (anche Covid 19). E’ indubbio, pertanto,  ha proseguito lo scienziato francese, “che per inserire una sequenza HIV in questo genoma, sono necessari strumenti molecolari e un processo metodologico che può essere realizzato solo in un ambiente di  laboratorio.

Pressato dall’intervistatore, il francese Dr. Jean-François Lemoine, Luc  Montagnier ha poi ricordato che anche i ricercatori indiani erano giunti alla stessa considerazione in base alle loro attività,  ed avevano già provato a pubblicare i risultati delle analisi che dimostrano che questo genoma del coronavirus conteneva sequenze di un altro virus, … il virus HIV (virus dell’AIDS), appunto. Ma, addirittura, erano poi stati costretti a ritirare la pubblicazione scientifica delle loro scoperte poiché la pressione del mainstream internazionale era stata troppo grande .

Passando dal dato scientifico ad una sua opinione personale , Montagnier – sulla base delle cose ufficiali che si sanno – ha poi ritenuto di poter trovare una spiegazione plausibile, nel fatto  che si sia potuto verificare un incidente nel laboratorio di Wuhan. Dove si stava studiando e sperimentando la possibilità di realizzare un vaccino contro l’AIDS . Detto tra parentesi questo laboratorio internazionale allocato a Wuhan sotto la vigilanza dell’OMS, è cofinanziato da un Consorzio di quattro soggetti economici-.scientifici : uno cinese, uno USA, uno Francia, e uno del Canada.

Alla domanda conclusiva dell’intervistatore se non temesse dicendo che il virus era frutto di laboratorio di venir classificato nella categoria dei “complottisti” , il premio Nobel 2008 ha risposto : “Cospiratore è colui che milita nel campo opposto, quello di chi nasconde la verità scientifica“. Perché, aggiungiamo noi, non si può permettere di spiegare politicamente tutto quello che è successo.

In soldoni : la montante propaganda angloamericana sulle responsabilità dei selvaggi ed incapaci cinesi che hanno provocato  la pandemia , non può spiegare che ci fanno in Italia i più importanti esperti militari del mondo nel contrasto alla guerra batteriologica. Più precisamente a Bergamo. A cominciare dalla unità di elitè russa, leader scientifica assoluta della materia . Che dall’inizio della epidemia la pedinano in giro per il pianeta.

Secondo i boatos (ovviamente incontrollabili) che trapelano  dalle cancellerie internazionali e dai circoli di intelligence , parrebbe che Putin su questo Coronavirus ci voglia veder chiaro. I suoi esperti medico-militari sono già stati in Cina, poi in Iran, ed infine sono sbarcati in forze a Bergamo. Dove parrebbe, ancora, che oltre all’ordinario virus di origine cinese, se ne siano stati trovati altri 6 ceppi (come aveva detto solo una volta , una notte in TV, la Direttrice Gismondo del laboratorio dell’ospedale Sacco di Milano), tra cui uno pericolosissimo (perché ad alta dose di contagio letale) di probabile “DNA australiano” , che a Bergamo avrebbe contribuito a fare strage pure di vittime under 50, di soggetti privi di qualunque patologia già precedente e al momento concomitante.

Ma in Italia ci sono pure una parte  del miglior reparto di esperti medico-militari USA nel contrasto agli attacchi batteriologici, acquartierato nella base catanese Nato/USA di Sigonella in contatto costante con la base di Aviano. Per non parlare di alcune coppie di esperti militari cinesi e cubani, che una occhiata di studio e analisi a Bergamo l’hanno data pure loro.

Cosa c’è sotto questo aspetto della vicenda bergamasca ? Sicuramente compromessa dagli errori strategici di Regione Lombardia e dall’incoscienza di taluni (forse troppi) industrialotti con il cervello a forma di dollaro. Al momento (e per ancora molto tempo temiamo) non è  dato sapere.

Certo è che se un furbacchione come Conte – come anche gli alti comandi militari italiani di solito sin troppo “leali” alla Nato ed agli USA ma pure loro “preoccupati”, c’è da chiedersi ma de che ? –  ha dato il consenso all’arrivo degli esperti militari russi (cosa che ha fatto imbestialire gli angloamericani) una ragione “concreta” ci dovrà pure essere. Ragione che non può limitarsi al dichiarato aiuto umanitario ( che è stato pure utile), né tantomeno ad una surreale macchinazione di intelligence russa come hanno polemizzato alcuni aderenti nostrani “dell’Atlantic Council” (quello il cui oggetto sociale postula la tutela della supremazia militare angloamericana  nel mondo).

Non scordiamoci (come già abbiamo già dato conto in un nostro articolo del 26 maggio 2019 (con il Titolo” questi sono pazzi”) che la strategia USA (consigliata anche dai suoi “think tank”privati) era quella di armare una guerra ibrida (attacchi informatici, crisi finanziarie procurate, dazi, boicottare il 5G, campagne stampa di disinformazione, etc) contro la Cina . Mentre bisognava mettere in conto la possibilità di una guerra convenzionale contro la Russia (da combattere fisicamente  in Europa).  Però, affondando, propedeuticamente, l’Unione Europea a guida tedesca. Colpendola, mandando in crisi l’Italia, definita il “ventre molle” della costruzione europea (grazie alla ottusità politica della stessa Germania, capace di leadership economica ma, da buoni ragionieri, incapaci di esercitare quella politica, come purtroppo la sua Storia sta lì a testimoniare).

Due note conclusive.

La prima , amara, è la campagna di dichiarazioni di esponenti scientifici internazionali e di articoli di giornalisti (i soliti “ a disposizione h24”) fiorite in queste ore contro Montagnier. In estrema rozza sintesi, questi signori fanno notare , con una “eleganza” meritevole d’altra causa, che a 87 anni il premio Nobel 2008 è ormai un rincoglionito. Elegante argomentazione scientifica (!?) fatta intuire anche dall’attuale Direttore dell’Istituto Pasteur, dove pur continua a lavorare Montagnier. Si dimostra una volta di più che l’establishiment liberista internazionale ragiona e si comporta, pari pari, seguendo le medesime logiche di vendetta punitiva che un tempo usava la mafia siciliana. Mentre la loro guerra civile è in corso non si può transigere su chiunque trasgredisca ai suoi ordini e consegne. Comunque, in Italia c’è il precedente storico delle lettere di Aldo Moro dalla prigione delle BR: quando si decise, arbitrariamente, che il Moro che scriveva non era più Aldo Moro.

La seconda, è che a breve svilupperemo un articolo/mappa dello stato dell’arte della geopolitica ai tempi del Coronavirus. Con particolare riferimento a come la Germania intende (ottusamente dal punto di vista politico) chiudere la partita europea a danno dell’Italia . Mentre gli Stati Uniti ancora dilaniati dalla epidemia (con una struttura federale in via di spappolamento) rischiano una devastante  implosione sociale , l’Inghilterra continua a sognare la revange dell’Impero e Putin continua a tacere teso e preoccupato dopo aver messo in stato di massimo allerta il suo pesante apparato militare di difesa.

La geopolitica è una disciplina che può raccontare molto. Ci può aiutare nello spiegare le scelte politiche mondiali che vengono adottate nella trattazione della pandemia da parte di ciò che permane delle strutture degli Stati e soprattutto da parte di quell’establishiment finanziario liberista internazionale. Che a seguito della rottura dei suoi equilibri interni ci sta facendo assistere  ad un violento scontro di potere senza precedenti, aperto a qualunque tipo di soluzione criminale e/o vendetta trasversale. Sono palesemente dei poveri malati di mente, convinti di potersi portare pure nell’aldilà le loro sporche centinaia di miliardi di dollari.

 

2 pensieri riguardo “CORONAVIRUS. CHE STA ACCADENDO ? IL Generale USA Mark Milley ed il PREMIO NOBEL 2008 Luc Montagnier rompono l’omertà sulla origine da laboratorio del Covid 19 e dintorni. L’establishiment della grande Finanza angloamericana & sodali vari però non vuole che si sappia. Perché dovrebbero spiegare troppe cose. A cominciare di come illecitamente negli ultimi 28 anni hanno espropriato di funzioni ed autonomia gli Stati sovrani, e le loro istituzioni democratiche e costituzionali.

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