Bot e minibot, “moneta fiscale” per pagare i debiti commerciali della Pubblica Amministrazione. Mentre, la “Destra politica” lievita elettoralmente e culturalmente. La “sinistra parlamentare di comodo”, non fa il suo, cercando di rassomigliare sempre più a Sgarbi ed a Mara Garfagna. Remissiva su annullamento dei “diritti sociali”, però inflessibile nel favorire l’arrivo di migranti. Da ridurre poi in schiavitù nei campi al Sud ed in edilizia (e logistica) al Nord.

Cosa è diventata oggi la Sinistra in Italia ? Dura sulla difesa delle istituzioni rappresentative ?  Durissima sui diritti sociali dei lavoratori dipendenti, dei giovani e dei pensionati ? Implacabile concretamente nella difesa dei servizi pubblici universali (sanità traspsorti pensioni assistenza sociale , etc) ? Non proprio. Purtroppo. Dai talk show in TV, fuoriesce, invece, l’immagine di una sinistra liberale “all’americana”. Tutta political correct, salottiera in servizio permanente. Penso non solo a quella che va a mostrare le chiappe chiare a Capalbio, per la quale il discorso sociale ha ormai lo stesso valore del sudoku e la cui interazione con i ceti popolari è limitato alle colf e ai filippini di servizio. Ma soprattutto ad uno stato d’animo, un modo di essere che non prevede l’azione diretta, se non in modo episodico ed occasionale. Che interrompa, rapsodicamente, la contemplazione e l’affabulazione sociale cresciuta dentro un giardino della memoria. Una  azione delimitata, però,  con oasi e paletti estranei alla tradizione della Sinistra italiana ed europea. Ma soprattutto alle esigenze dell’80% dei segmenti sociali italiani subordinati.

Una “Sinistra ufficiale” disposta a tutto nel revisionarsi. Tranne a contestare con comprensibile  chiarezza e concreta determinazione, il costante incalzare del liberismo, delle sue idee e delle sue disastrose politiche economiche. Lo abbiamo visto in modo netto nel dibattito pubblico sulla questione dei minibot. Che, in qualche modo, portano nel concreto la possibilità di dare corso ad “una moneta fiscale”, la cui elaborazione originale è stata condotta da intellettuali e studiosi di sinistra. Pensata   come una parziale e contingente “trovata” per attutire, in una miserrima parte, il progredire degli effetti disastrosi dell’impatto giornaliero dell’euro sul sistema economico italiano. Una scelta, furbastra, che non mette in questione la costruzione monetaria dell’U.E. a guida dell’ideologia ordoliberista. Diventata dopo la dissoluzione dell’Urss, un totem ed al contempo un tabù.

Potremmo portare a conferma di questa evidenza una folta pubblicistica (che parte all’inizio degli anni 2000 sino ad oggi) e che ha avuto come capofila  un pensatore ,sociologo e giurista, del calibro prestigioso ed internazionalmente autorevole dello scomparso Luciano Gallino. E dire che la chance di dar vita alla  creazione di una moneta fiscale  trova la sua elaborazione più interessante nelel ipotesi proposte in Germania da numerosi economisti , certamente non merkeliani, per i quali sarebbe praticabile  una “moneta fiscale” collaterale marginalmente all’euro, che lo Stato emette in modo mirato a copertura di debiti commerciali , al solo fine di accettarlo solo in pagamento di tasse e tributi dovuti alla P.A.

A tal proposito, non dimentichiamo che proprio la Germania continua a nascondere abilmente nei suoi bilanci debiti enormi che, prima o poi, dovranno diventare esecutivi. Con tutte le conseguenze contabili e politiche del caso .

Bene, a questo punto si dovrebbe arguire che la proposta dei minibot ( assolutamente perfettibile, migliorabile e meglio adattabile) dovrebbe suscitare un certo favore nella” presunta sinistra ufficialmente esistente”. Invece, non è stato così. Poiché, la proposta “appare come una creatura di Salvini”. Così, è improvvisamente diventata un vaso di Pandora che racchiude in sé i più diversi mali. E ancora una volta, i niet che vengono dalla Finanza liberista egemone (i famosi “mercati”) si sovrappongono a “quelli della sinistra autodenominata”, persino di quella più critica nei confronti dell’Europa.

Ma bisogna capirli questi “eterni ragazzi” (comunque di culturale Veltroniana, ricordate la sua lunga sequela dei “ma anche”), legati in modo intimo alle loro seggiole e poltrone, correttamente riconoscenti alle cortesie che Berlusconi gli ha elargito negli ultimi venti anni.

Per cui, quando si tratta di affrontare una sfida nella realtà e non sulla carta, ecco che arriva il contrordine “ compagni” ( dicevano una volta). Perché, in ogni caso, non si può consentire alla destra di fare ciò che si proponeva una volta “a sinistra”. Il che, se non può essere sorprendente, esprime nel caso specifico una “condizione strategica perdente” delle presunte “sinistre esistenti” (PD,+ Europa- La Sinistra).

Vediamo le obiezioni che vengono da parte della “odierna” presunta sinistra, il cui programma politico-sociale, si limita al mediatico e specioso rispetto ossessivo/infantile del “political correct” (di matrice culturale USA, dedito alla imbecille invettiva “chieda scusa), la prevalente difesa di diritti civili marginali, l’ossessività dell’accoglienza indiscriminata dei migranti economici (pratica oltrechè illegale, disgiunta da qualsiasi pratica  politica strategica di integrazione e dal rispetto dei diritti sociali di quest’ultimi che per lo più finiscono a fare gli schiavi in Italia ) :

  • la prima obiezione è una sesquipedale sciocchezza diffusa da questi moderni tirapiedi del liberismo della Bce e del potere bancario/Finanziario secondo la quale una moneta fiscale sarebbe illegale. Nulla nei trattati europei si oppone all’ipotesi di una moneta fiscale, valida solo in determinati ambiti, checché ne dica Draghi, che si è mostrato più abile a vendere sotto costo i beni pubblici italiani che a fare il dottor sottile del diritto europeo. Poi in un mondo dove esistono le criptovalute e persino Facebook si sta facendo la sua moneta privata internazionale, questi novelli carnefici ( o peggio complici) dei diritti sociali in nome dell’Europa (franco-tedesca) paiono rimasti al tempo di mastro Titta. Del resto gli ipotetici minibot (o la cd “moneta fiscale”) di per sé non sono in grado di creare nuovo debito. Anche se, ovviamente, le risorse liberate servirebbero per soffiare un po’ d’ossigeno sull’economia reale. Magari, con l’effetto che il “rapporto debito – pil” finisca anche per migliorare, cosa che naturalmente chi ci vuole “ricattare” da Bruxelles vede come il fumo agli occhi. Del resto questo strumento è stato usato numerose volte in passato per far fronte a determinate situazioni: per le Usl, per gli enti lirici e per i porti; ne hanno beneficiato anche Iri, Eni ed Efim; come in occasione della restituzione dei crediti d’imposta a migliaia di società.
  • La seconda obiezione è veramente curiosa, per non dire miserabile: forse la moneta fiscale non è illegale e nemmeno negativa, ma poiché l’Europa non la consentirà è inutile tirarla fuori e sfidare la complessità dei mercati e le vendette dello spread. La tendenza ideologica : del “bandiera bianca la trionferà”, facilmente identificabile nei fans televisivi dello “spread” (una cosa non prevista da alcuna legge o regolamento e che scientificamente non esiste) o della tanto invocata e data come sicura e prossima ai danni dell’Italia “procedura d’infrazione per eccesso di debito pubblico” da parte della Commissione UE (che ci si augura in TV Bruxelles faccia seguire da un conseguente commissariamento ). Essendo ignoranti in materia economica ed in malafede dal punto di vista politico, questi aedi dell’Italia da mettere in riga non pensano che una tale aggressione economica (“alla greca”) provocherebbe due effetti devastanti : il deprezzamento correlato dell’euro e l’apertura di microcrisi  bancarie ed industriali in gran parte dei  27 paesi membri. Non a caso, l’accoppiata Junker-Moscovicì, dopo aver tuonato per mesi, si è guardata bene dal procedere nel propiziare il default dell’Italia. Nessuna infrazione è stata accesa contro l?iatòlia, né mai potrà essere accesa neanche nel prossimo futuro, almeno con il consenso della Germania.
  • La terza obiezione, che in realtà obietta a tutto il resto, è che i minibot non sono (né tecnicamente, né politicamente) affatto un passo fuori dall’ euro. Ma dimostrerebbero la mancanza di volontà politica da parte della Lega di mettere in pratica qualsiasi ipotesi di voler imboccare un percorso di rottura o di “chiarimento formale” con l’Europa. Altrimenti, perché Salvini consentirebbe al suo Governo la spasmodica ricerca del rispetto della massima compatibilità con tutte le regole europee. Insomma, i minibot sarebbero un mezzo strumentale per avallare il mito di una rottura con l’Europa che nei fatti, però, non esiste.

Tutto l’insieme ci fa venire in mente l’aneddoto di “ Zenone e la sua freccia”, che non potrà mai arrivare al bersaglio, ma che egualmente si conficca nel cuore. Faccio notare che il dibattito nella “odierna presunta sinistra” (ladri di voti del popolo della sinistra, convinto di votare per sé ma in realtà finiscono per votare x la comitiva liberista del vecchio Berlusca &c.) sulla moneta fiscale aveva proprio lo scopo di liberare risorse senza mettere in forse i meccanismi europei. Forse lo scopo di queste obiezioni è quello di mostrare che Salvini è in definitiva un liberista e che quindi non può che essere in intimo accordo con i diktat con Bruxelles. Cosa perfettamente vera in sé, ma che è priva di senso se dall’equazione viene espunta la variabile degli interessi del capitale nazionale che la rendono assai più complessa e non lineare. Parlo di Salvini visto che i Cinque stelle hanno avuto la bella idea di suicidarsi  ed appaiono decisi ad essere marginali nel dibattito politico.

Insomma, il discorso che appare da ciò che dicono, sprezzanti nei salotti TV, questi testimonial ed opinionisti presentati come intellettuali o politici ( magari frequentatori delle adunanze del club Bildberg)  di una cultura economica di sinistra, è che la moneta fiscale è un pericolo per l’Europa e non la faranno mai fare in Italia.

Bufala  stratosferica , spesso, condita alla fine del ragionamento da una chiosa onomatopeica ma surreale : “alzi la mano chi vorrebbe pagato lo stipendio in minibot ?! ” ( cosa logicamente impossibile perché trattasi dimoneta fiscale” emessa in maniera dedicata per consentire a soggetti economici privati di poter recuperare da enti pubblici un credito commerciale non mai incassato).

Stupisce come mai da costoro non giunga mai , anche, un piccolo commento, una analisi sommaria, anche una semplice battuta, su dei fatti attuali, certi ed anomali, su alcune condizioni effettive dell’Unità Europea :

  • anzitutto che l’economia francese nella sua crescita e nei meccanismi di redistribuzione della ricchezza è (ad oggi) più ingolfata della nostra;
  • O come mai l’Italia sia stata messa sotto scacco e bistrattata per aver avuto circa 200 miliardi di euro di (presunte) sofferenze bancarie, mentre le grandi banche tedesche hanno buchi da “titoli derivati fasulli” per oltre cento trilioni di euro. Ossia, un “raggelante buco”, maggiore ben più di dieci volte dell’insieme del famigerato ammontare del debito pubblico italiano.
  • Oppure ci si chieda come mai la Francia e la Germania mantengano ancora ed utilizzino ad ogni piè sospinto delle banche pubbliche di proprietà o partecipata dai loro Stati. Opzione che, invece, l’Italia non ha più, e gli viene pesantemente negata (in base alle vigenti “regole europee”). Anomalia che, però, consente ai loro due Paesi “di poter compensare” i problemi finanziari correlati allo sviluppo dei loro sistemi industriali o alla sussistenza di reti sociali di sostegno alle politiche di supporto economico alle famiglie ed alle pmi sui loro territori locali.
  • O nessuno sollevi mai il caso del Trattato Franco-tedesco di Aquisgrana, che prestabilisce un futuro percorso della UE che conferma ed amplifica la prevalenza dell’asse di potere Parigi-Berlino. Cosa che rende politicamente irrilevante il ruolo di tutti gli altri paesi membri dell’UE, facendo torto soprattutto a due grandi Stati come l’italia e la Spagna.

Mi chiedo infine perché tutto questo apparato politico mediatico, si dia tanto da fare per supportare quotidianamente l’ascesa elettorale di Salvini. I sondaggi elettorali, post caso “Sea Watch” ne sono una semplice (addirittura parziale) conferma : il PD & company stanno tirando la volata al “nuovo” centrodestra di Salvini. Perché ? Cosa c’è sotto ? Questo è un bubbone che prima o poi dovrà esplodere. E verrà fuori una amara tragicommedia. Che dovremo sorbirci, volenti o nolenti.

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