Come sta la libertà di Informazione in Italia? Male. Malissimo. Il caso della “notizia nascosta” dal Vicedirettore del Corriere della Sera sul forte aumento nell’ultimo biennio statistico dei bimbi che muoiono in Grecia per i disagi a seguito della crisi economica provocata dagli interventi spietati della U.E. e della Troika. L’opinione al vetriolo di Mario Giordano: “Federico Fu(r)bini, le notizie (vere) le nasconde”. La dura opinione del filosofo marxista Diego Fusaro.

Aveva una notizia. Una notizia vera. E questa è già una notizia. Ma, ecco la seconda notizia, ha pensato bene di non pubblicarla. Ovvio, no? Si capisce. Che cos’ è questa brutta abitudine di pubblicare le notizie? Per di più vere, per altro? Così Federico Fu(r)bini, vicedirettore del Corriere della Sera, membro del board di Open society di George Soros e gran difensore dell’ establishment europeo, ha pensato bene di aggiungere un capitolo al suo personale manuale di giornalismo, quello che prevede la pubblicazione certa solo delle notizie che certamente non sono vere.

Come quando diede per sicura l’ apertura della procedura di infrazione Ue contro l’ Italia (che infatti non ci fu). O come quando annunciò a più riprese le dimissioni del ministro Giovanni Tria (che infatti è ancora al suo posto). Le notizie vere, invece, no. Quelle non si danno. Quelle si nascondono. Chiaro, no? È così che si fa carriera. Non a caso il nostro Federico è entrato pure a far parte della task force europea che vigila sulla correttezza dell’ informazione. Ma si capisce: l’ informazione deve essere corretta. Politicamente corretta. Europeisticamente corretta. Sorosianamente corretta. E se non è corretta, la corregge lui. Che sa come si fa.

Ma sì: c’ era una volta il caffè corretto grappa. Ora c’ è l’ informazione corretta Fu(r)bini. È sempre roba che dà un po’ alla testa, in effetti. Del resto è stato lo stesso giornalista (senza offesa per il giornalismo) a svelare il fatto in un’ intervista a Tv2000, la tv dei vescovi. Di che si tratta?

Semplice: Federico nostro aveva scoperto che in Grecia in un anno erano morti 700 bambini in più rispetto all’ anno prima a causa della «crisi economica e del modo in cui è stata gestita». Tradotto: le scriteriate politiche dell’ austerity imposte da Bruxelles (quelle per cui poi Jean-Claude Juncker, con colpevole ritardo ha chiesto scusa) avevano fatto aumentare a dismisura la mortalità fra i bimbi da zero a 12 mesi di vita. Bimbi denutriti, bimbi nati sottopeso che non ce l’hanno fatta a sopravvivere, bimbi malati che non hanno avuto le cure necessarie.

Settecento morti in un anno. Proprio 700. Due al giorno. Per colpa dell’ austerity di Bruxelles. È una notizia forte, no? Eppure i lettori del Corriere della Sera non l’ hanno mai letta. Fu(r)bini, infatti, l’ ha trovata. Ma ha pensato bene di non pubblicarla. Del resto, si capisce: perché rovinarsi la reputazione diffondendo notizie vere? Meglio andare avanti come sempre, annunciando le dimissioni di Tria…

Bisogna capirlo, povero paladino dell’informazione corretta (grappa). Uno ci mette una vita a farsi una certa fama, costruisce giorno dopo giorno quell’ immagine di credibilità che traspare anche dal board della Open society (ndr: la Fondazione internazionale del finanziere George Soros che vigila sul rispetto della Democrazia nel mondo ed in Europa), oltre che dalle notizie sulla procedura d’infrazione contro l’Italia, scrive infinite articolesse sui troll russi usati per attaccare Sergio Mattarella, salvo poi dover ammettere «è impossibile sapere se i troll russi abbiano avuto un ruolo nella campagna contro il capo dello Stato», insomma si dà un sacco da fare per rendere evidente che lui i rapporti con le notizie li ha interrotti da un pezzo, specialmente con le notizie vere, che sono il genere più pericoloso.

Perché dovrebbe all’ improvviso buttare a mare tutto questo impegno? Perché ha incontrato una notizia vera? Che riguarda 700 bambini morti? Ma che saranno mai 700 bambini morti? Fossero almeno immigrati, per altro. Che così almeno poteva interessare un po’ a Soros. Invece niente: questi bimbi muoiono in Grecia, schiacciati dall’ austerity di Bruxelles, prima di compiere un anno di vita. E senza avere nemmeno il buon senso, prima di morire, di mettersi su un barcone nel Mediterraneo. È ovvio che vanno cancellati. Prima dalla Terra. Poi anche dai giornali.

Per fortuna la notizia, anziché nelle mani di una di quelle tribù di ultimi mohicani convinti che le notizie vadano pubblicate (pensate che pazzi), soprattutto quando sono vere (pazzi al cubo), è caduta nelle mani sapienti di Fu(r)bini. Il quale, come ha spiegato lui stesso a Tv2000, mentre presentava il suo ultimo libro “Per amor proprio”, ha pensato che se avesse pubblicato una notizia vera come quella poteva essere «strumentalizzato» da qualcuno (poveretto!), forse anche «ostracizzato» (poveretto !) da qualcun altro, e per di più (poveretto al cubo !) avrebbe dovuto «passare il tempo» a difendersi «da attacchi assurdi sui social network».

Non sia mai detto: il suo tempo è sacro, mica come la vita di 700 bambini della Grecia, che possono anche essere seppelliti in silenzio. Del resto, si sa: Fu(r)bini non ha un minuto da perdere, c’è sempre una nuova dimissione di Tria da raccontare. Magari c’ è anche una procedura d’ infrazione che non c’è. E allora perché stare lì sui social a difendere una notizia vera quando si può utilizzare lo stesso tempo per difendere una notizia falsa?

A questo punto anche noi dobbiamo fare una confessione. Prima della sua ultima incredibile rivelazione, di cui stiamo modestamente cercando di dar conto, avevamo avuto qualche perplessità sulla nomina del vicedirettore del Corriere nella task force Ue che dovrebbe andare a caccia di bufale. E invece adesso abbiamo finalmente capito le ragioni di questa scelta, davvero azzeccatissima: chi c’ è, in effetti, in tutt’ Europa, più esperto di lui in bufale? Come pratica, è evidente, non c’ è nessuno che gli tenga testa. E anche per la teoria sta facendo progressi: il nuovo manuale di giornalismo furbiniano, per esempio, è pronto per essere diffuso tra i giovani praticanti desiderosi di una carriera brillante come la sua.

Prima regola: guai a pubblicare una notizia vera, soprattutto se dà fastidio a chi conta.

Per esempio: se vi trovate di fronte 700 bambini morti, prima di farlo sapere in giro, chiedetevi: chi li ha uccisi potrebbe esserne danneggiato?

Se la risposta fosse «sì», beh, allora dite che non volete essere strumentalizzati, dite che non volete essere ostracizzati, dite che non volete perdere tempo sui social network, e dedicatevi a qualcosa di un po’ meno vero. Perbacco. Che nessuno lo sappia. Se poi, dopo un po’ di tempo, vi sentite proprio in colpa, scrivete un libro e intitolatelo “Per amor proprio”. Facendo finta (vi verrà facile) di averne ancora uno.

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Libertà di Informazione ed il Turbo liberismo finanziario, che ha sequestrato l’Unione Europea. Il vicedirettore del Corriere della Sera, Federico Fubini confessa di aver nascosto la notizia dei bimbi morti in Grecia, per senso di responsabilità ed amore d’Europa. Ma la verità, prima o poi, viene sempre a galla! L’opinione del filosofo Diego Fusaro.

                                  Zonaeuro | 3 Maggio 2019 -Prof. Diego Fusaro -filosofo

Scriveva Seneca che la verità, anche se sommersa, viene presto o tardi a galla. E così è stato anche in questo caso.  Federico Fubini, vicedirettore del rotocalco turbomondialista “Il Corriere della Sera”, ha fatto candidamente questa incredibile confessione nel corso di un’intervista televisiva ai microfoni di Tv2000 [minuto 17]: “In Grecia morti 700 neonati in più per la crisi. Ma ho nascosto la notizia”. Fubini ha ammesso di aver censurato tale notizia per non incoraggiare gli euroscettici e i partiti sovranisti. Insomma, per garantire la tenuta dell’ordine eurocratico della Ue, innalzato panglossianamente dai padroni del discorso (sempre a completamento del rapporto di forza dominante) a meilleur des mondes possibles. “Faccio una confessione – ha placidamente asserito Fubini a Tv2000, riferendosi alla notizia – c’è un articolo che non ho voluto scrivere sul Corriere della Sera”. Se questo è giornalismo, verrebbe da dire chiosando Primo Levi ?

Ben 700 bambini morti grazie alle “magnifiche sorti e progressive” del progetto chiamato Unione Europea, con le “crisi” che essa fisiologicamente produce: e che, in realtà, sono il necessario portato delle politiche liberiste fondative della Ue, pensate ad hoc dai dominanti per massacrare le classi deboli.

Le chiamano crisi: sono aggressioni con morti condotte dalla classe dominante capitalistica contro i dannati della cosmopolitizzazione europeista. L’ho detto e lo ridico: gli euroinomani di Bruxelles la chiamano gloriosamente Unione Europea, in verità è l’unione delle classi dominanti europee contro i popoli e le classi lavoratrici d’Europa.

Questa è realmente la Ue, un immenso campo di concentramento finanziario. Fanno di tutto per nasconderlo e per glorificarlo. Ma la storia, che è storia della libertà, si ricorderà di loro. Si ricorderà di chi è stato connivente con questo genocidio finanziario, di chi ha taciuto e di chi l’ha nobilitato con parole roboanti (“integrazione”, “unione”, ecc.).

L’Unione Europea, di oggi, è l’apice di un capitalismo che si è liberato dalla presa della sovranità nazionale e, dunque, della politica e, di conseguenza, da ogni possibile controllo democratico del popolo. La democrazia è sovranità popolare “nello” Stato. Ma perché vi sia sovranità “nello” Stato, occorre che vi sia anche sovranità “dello” Stato: ossia che lo Stato sia sovrano nelle sue scelte di politica economica e monetaria. La Ue ha rimosso la sovranità “dello” Stato e, per questa via, anche quella “nello” Stato, ossia la sovranità democratica popolare.

In apparenza, l’obiettivo era evitare guerre tra Stati nazionali. In realtà, l’Ue a trazione liberista, sta cercando di distruggere le democrazie costituzionali e nazionali.

Tant’è che la democrazia oggi è assente (il Parlamento della Ue ha un ruolo coreografico): e in compenso prosperano le guerre economiche tra Stati debitori (Grecia) e Stati creditori (Germania). Con tanto di cadaveri, prodotti senza nemmeno usare i cannoni e le bombe: solo con le subdole leve del debito e del credito, dello spread e dell’austerità depressiva decisa nei caveau delle banche da tecnocrati in doppiopetto e sorriso burocratizzato.

Conseguenza di tutto ciò? Sovrano è oggi il mercato finanziario senza politica, con dominio assoluto dei tecnici e dei finanzieri cinici e apolidi. Che decidono spietatamente della vita dei popoli, ad essa anteponendo il “pareggio di bilancio” e i “conti in ordine”. Anche se ciò comporta la nuova strage erodiana dei 700 bambini ellenici! Prodigio della ragion liberista! I padroni del discorso, si sa, usano la condanna dei totalitarismi passati come risorsa ideologica per far sì che i sudditi amino il nuovo totalitarismo glamour del libero mercato.

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